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Sanità a Grosseto, costituiamo la Consulta per la Salute

Lettera aperta al direttore de Il Tirreno, redazione di Grosseto:

Grosseto, 5 Dicembre 2019

Sanità a Grosseto: costituiamo la Consulta per la Salute

 

Caro Direttore,

facendo seguito agli articoli riguardanti la sanità grossetana che sono apparsi sul Tirreno in questi giorni, vorrei poter condividere un contributo operativo sul Tuo giornale – notoriamente attento all’ambito sociale della nostra città e alle iniziative politiche che vanno a rafforzare la consapevolezza dei cittadini.

Essendo stato ricoverato per qualche giorno nel dipartimento di urgenza ho potuto osservare per la prima volta dall’interno la quotidianità del Pronto Soccorso dell’Ospedale Misericordia di Grosseto. Ogni anno vi transitano circa 70mila persone: adulti e bambini che qui trovano, nella maggior parte dei casi, risposte concrete in una costante opera di diagnosi e cura che troppo spesso sopperisce alle inefficienze della medicina sul territorio che tutti sperimentiamo (forse anche questo fa sì che per troppe persone si renda necessario un uso “improprio” del Pronto Soccorso).

Prima di presentarti la proposta dell’associazione GROSSETO AL CENTRO, permettimi di condividere ciò che più mi ha colpito: l’abnegazione di tutto il personale. Una squadra di medici, infermieri, operatori sociali e addetti al trasporto che non si risparmia, in una continua opera di assistenza alle persone tra emergenza e ambulatorio. Come facciano a stare concentrati e calmi per non sbagliare, in un ambito così delicato, resta per me motivo di profonda ammirazione.

Alcune settimane fa ho avuto l’opportunità di esprimermi in Tv – per l’associazione di cui faccio parte – su cosa riteniamo necessario che cambi, a Grosseto, in ambito di scelte sanitarie: prioritario aumento del personale nell’area critica dell’Ospedale e aumento dei posti letto nell’area medica, visto anche il continuo depotenziamento negli anni degli ospedali periferici, che concentra su Grosseto la maggior parte delle attività.

Il detto dice che non si possono “fare le nozze coi fichi secchi” ed io, pur riconoscendo lo stoicismo del personale che ho visto in azione, in tutta onestà intravedo il pericolo di un abbassamento qualitativo nell’erogazione del servizio sanitario ai grossetani, qualora non si provveda, con coraggio, a infoltire la schiera dei sanitari nell’immediato.

Ma non basta chiedere posti in più: contemporaneamente, GROSSETO AL CENTRO crede che l’elemento di svolta sia la costituzione di una consulta pubblica permanente e partecipativa, luogo di sano e trasparente confronto tra i vari stakeholder (i portatori di interesse) della sanità grossetana, inclusi i cittadini. Quest’organo consultivo potrebbe coadiuvare l’autorità sanitaria locale, il sindaco, nelle sue funzioni di controllo delle scelte sanitarie che ricadono sul territorio, e monitorare efficacemente i LEP (Livelli Essenziali di Prestazione, previsti dall’art. 117 della Costituzione).

In tutta onestà, il fondamentale tema della salute ci pare affrontato in maniera troppo poco efficace dalla politica cittadina. D’altro canto vorremmo che i grossetani aumentassero la propria consapevolezza sul tema, in modo da costituire una “alleanza” con gli operatori sanitari per fare di Grosseto una città in cui ci si possa curare con un livello di sicurezza sempre più elevato. È per questo che, pur nella consapevolezza di aver gettato solo un piccolo sasso nello stagno, auspichiamo che le istituzioni locali e la politica cittadina colgano l’invito a costituire la Consulta della Salute della Città di Grosseto, attraverso la quale monitorare con costanza e trasparenza le scelte regionali che ricadono sulla nostra comunità e determinarle insieme.

Matteo Della Negra

presidente Associazione GROSSETO AL CENTRO

 

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