venerdì 19 Aprile 2024
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Istia è dimenticata, Gac promuove la ciclovia sul Diversivo e il Comune la annuncia

La scorsa settimana a Batignano GROSSETO AL CENTRO ricordava il progetto di Bettazzi, Casalini e Gandolfi per una ippociclovia sull’ex-Diversivo da La Steccaia a Grosseto e poi fino a Castiglione, invitando nuovamente il Comune ad effettuare il necessario studio di fattibilità. Ieri l’amministrazione comunale ha annunciato pubblicamente l’intenzione di realizzare un primo stralcio, ma a Istia i cittadini continuano a segnalare le stesse criticità da 3 anni e mezzo

 

Ippociclovia sull’ex-Diversivo, l’Amministrazione comunale annuncia il primo stralcio

Un paio d’anni fa i giovani Federico Bettazzi, Giovanni Casalini e Michele Gandolfi presentarono all’amministrazione comunale un progetto per una ciclovia e un’ippovia di complessivi 25 Km che, attraverso gli argini dell’ex-Diversivo, partendo da Ponte Tura avrebbe attraversato il capoluogo fino a raggiungere la Diaccia Botrona attraversando la città. GROSSETO AL CENTRO colse da subito l’importanza sociale, culturale ed economica dell’opera e la promosse pubblicamente invitando le amministrazioni comunali di Grosseto e di Castiglione della Pescaia ad attivarsi per realizzare lo studio di fattibilità e per cercare i fondi attraverso i rispettivi assessorati destinati al reperimento dei finanziamenti regionali ed europei.

Durante l’incontro pubblico di giovedì scorso a Batignano, facendo una riflessione sull’importanza di sviluppare il cicloturismo e l’equiturismo per il nostro territorio, la nostra associazione ha chiesto all’assessore Fabrizio Rossi e al dirigente arch. Marco De Bianchi se il Comune fosse dotato delle professionalità necessarie per effettuare lo studio di fattibilità su un tale progetto, suggerendo nuovamente la ricerca di bandi ad hoc. Ieri, sottolineandone le potenzialità anche in termini turistici per la frazione di Istia, GROSSETO AL CENTRO ha ricordato ulteriormente il progetto dell’ex-Diversivo per cui, implementandone il percorso attraverso le aree verdi che da Istia percorrono l’argine del fiume Ombrone fino a raggiungere la Steccaia, collegherebbe la frazione a Grosseto e per proseguire fino a Castiglione della Pescaia.

La buona notizia è arrivata ieri, durante l’incontro pubblico a Istia d’Ombrone, quando il consigliere comunale Andrea Guidoni, ha detto ai presenti che al riguardo “è stato fatto un progetto economicamente importante, per cui potrà essere realizzato a stralci” e che “sicuramente un primo stralcio l’amministrazione comunale lo inaugurerà assolutamente prima della scadenza elettorale”. Guidoni ha anche detto che “è in itinere un progetto che ho già visto, curato da un architetto dell’Università di Firenze, che prevede la realizzazione di piste ciclabili che collegano Istia a Grosseto, Istia a Roselle, nell’ottica anche di una congiunzione fino a Castiglione della Pescaia”.

Quindi l’assessore Fabrizio Rossi ha precisato: “Il fiume va visto come una risorsa. Portare i turisti anche dal punto di vista sportivo lo si fa focalizzando sicuramente l’attenzione con il progetto della mobilità dolce, quindi delle ciclabili. C’è un bellissimo progetto che parte proprio da Istia e che molto probabilmente sarà preso in considerazione, inserito in un più ampio progetto che seguirà il canale Diversivo. È un progetto molto ambizioso, è stato stimato sui 12-15 milioni di euro, quindi non è che si può fare domattina, però anche questo è importante, perché se si vuole un certo tipo di turismo bisogna dare delle infrastrutture adeguate”. Rossi ha anche riferito che si sta impegnando con il Consorzio bonifica per stilare “un protocollo d’intesa con le associazioni che si occupano di pesca sportiva per ampliare la parte utilizzabile con le postazioni di pesca, il campo gara di pesca di 5-6-700 metri rispetto a quello attuale, per portare degli eventi nella frazione soprattutto il fine settimana, in modo che se si viene a pescare magari si viene anche a mangiare e magari anche a dormire”.

 

Istia d’Ombrone è stata dimenticata

“Lo dico con rispetto, ma purtroppo da tre anni questa parte Istia è stata completamente dimenticata”: così ha esordito ieri un anziano residente, durante l’incontro pubblico in seno al percorso partecipativo per la definizione del Piano Strutturale e del Piano Operativo di Grosseto. Presenti anche l’assessore Fabrizio Rossi, il consigliere comunale Andrea Guidoni e il dirigente Arch. Marco De Bianchi. E infatti, alla richiesta di esporre eventuali problematiche per Istia d’Ombrone, Le Stiacciole e Casalecci, i partecipanti hanno riproposto diverse criticità che erano già state espresse all’amministrazione comunale ben tre anni e mezzo fa, quando il 20 dicembre 2016 la giunta incontrò i residenti di Istia nel primo (ed unico) ciclo di incontri organizzato nelle frazioni.

Anche allora GROSSETO AL CENTRO era presente e raccolse le segnalazioni e le proposte dei cittadini attraverso un report pubblico. Come fecero tre anni e mezzo fa, i cittadini hanno nuovamente segnalato, tra le altre cose:

  • la necessità di una pista ciclabile sicura che colleghi Istia con Grosseto (oltre a una per Roselle) per la pericolosità della provinciale Scansanese. Allora l’assessore Fausto Turbanti sottolineò l’importanza di avere pronti dei progetti, per poter partecipare ai bandi al momento opportuno. Eppure neppure il PUMS, il Piano urbano della mobilità sostenibile di Grosseto recentemente approvato, riporta qualcosa nel caso specifico. I residenti hanno anche sottolineato la pericolosità dell’incrocio all’ingresso di Istia, tra via del Peruzzo e la strada provinciale Scansanese, che necessiterebbe la realizzazione di una rotatoria, e dell’incrocio a Le Stiacciole, tra la provinciale Scansanese e la provinciale delle Conce per Marrucheti;
  • la mancanza di parcheggi nella frazione, ma anche la maleducazione civica di chi lascia l’auto in sosta dove non potrebbe, in centro storico, sui marciapiedi e sulle strisce pedonali. A tale proposito sono stati citati episodi in cui la Polizia Municipale, avvertita telefonicamente, ha risposto di non disporre della pattuglia per poter intervenire sul posto. Come tre anni e mezzo fa si lamenta la mancanza di controlli da parte della Polizia Municipale. Al riguardo GROSSETO AL CENTRO ha potuto verificare e informare i presenti che il PUMS (pagg. 182 e 183), prevede la realizzazione di un parcheggio pubblico in un’area tra via del Peruzzo e via San Sebastiano, un secondo parcheggio pubblico di 722 m2 in un’area accessibile da via del Ponte e un terzo parcheggio pubblico di 850 m2 in un’area inedificata ricadente a margine del tessuto storico di Istia d’Ombrone; oltre a ciò, lungo tutta l’estensione di via del Peruzzo è previsto un ampio marciapiede attrezzato con passaggi pedonali rialzati a favore dell’utenza debole e come dispositivo di rallentamento degli automezzi. Il consigliere comunale Andrea Guidoni ha riferito della presenza di un progetto che prevede la realizzazione di circa 50 posti auto in zona centrale, oltre a un’area verde.
  • la mancanza di decoro che si può vedere, ad esempio, nei cestini dell’immondizia lasciati traboccanti di rifiuti al parco giochi e nell’area del Canoa da anni abbandonata al degrado. Riguardo all’area Canoa, Guidoni ha informato che “c’è un progetto che prevede la realizzazione di una piscina, nella parte davanti all’attuale palestra, protetta da un muro che va a proteggere tutto l’edificio. Anche di questo ho visto il progetto, in cui ci sarebbe anche l’ampliamento della sala ‘riunioni’ fino a farla diventare 100 m2. È un progetto che viene portato su proposta della Pro loco e che potrebbe essere realizzato da un privato. Noi vogliamo dare un input”.
  • la pericolosità della strada Serenissima, che collega la provinciale Scansanese con via Senese. Per essa il dirigente De Bianchi ha spiegato: “Siamo tutti d’accordo che la strada della Serenissima, così com’è, è del tutto insufficiente. Essa aveva due opzioni di ammodernamento e di allargamento della sede stradale: una con l’attuazione di un piano di lottizzazione molto importante, 400 appartamenti che avrebbero potuto sostenere l’onere della cessione gratuita al Comune dell’ampliamento della Serenissima e la realizzazione dell’opera; l’altra opzione stava in un accordo di programma, sottoscritto tra il Comune e la Regione Toscana, dove la Regione si impegnava a investire 8 milioni di euro sulla via della Serenissima e in più a riqualificare il tratto di via Senese che passa davanti all’ospedale. La Regione, si vede che mancavano i soldi per il completamento dell’ospedale, ha sfilato poco più di 6 milioni di euro e ci ha lasciato circa 1 milione e 800mila euro che servono a riqualificare il tratto davanti all’ospedale sulla via Senese e il tratto che va dalla via Senese alla pista di decollo dell’elicottero, sul retro dell’ospedale. Questa cosa è stata segnalata anche in commissione urbanistica e qualcuno si era anche preso l’impegno di attivarsi con la Regione perché rifinanziasse con questi 6 milioni che erano stati concordati e poi tolti, per poter realizzare la Serenissima. Entrambi i percorsi sono falliti. Cercheremo di capire col nuovo strumento urbanistico cosa fare”.

Il dirigente Marco De Bianchi ha inoltre indicato la realizzazione di nuovi alloggi PEEP accanto ai Campini di via del Peruzzo, tra la provinciale Scansanese e la provinciale delle Conce. Don Mirko lo sottolineò tre anni e mezzo fa e anche ieri il consigliere Andrea Guidoni ha ribadito la necessità di considerare che le nuove edificazioni potranno generare un aumento della domanda di servizi, ad esempio un maggior numero di scolari per la locale scuola materna e per quella elementare. Don Mirko nell’incontro di dicembre 2016 segnalò infatti la necessità di prevedere un ampliamento dell’asilo e della scuola elementare per evitare che alcuni bambini siano costretti ad andare a scuola a Grosseto, come già allora avveniva.

Infine Guidoni, avendo “sentito ventilare” che potrebbe essere edificato, ha chiesto “di non realizzarci assolutamente nulla se non un parco verde nel nostro poggio dell’Uliveto, che rappresenta una specie di biglietto da visita del paese e potrebbe diventare un parco pubblico. C’è una bella visuale, uno dei punti più alti del paese, rappresenta la nostra identità”.

Riguardo a piazza Cavallotti GROSSETO AL CENTRO ha rammentato ai presenti i lavori mai conclusi, a distanza di anni. Sì perché nonostante il fatto che la pavimentazione sia stata rinnovata, su un lato della piazza continuano a essere presenti da anni i jersey bianchi e rossi e le reti metalliche per via dell’altezza del muretto fuori norma. Anche a dicembre 2016 i cittadini avevano segnalato all’amministrazione comunale tale questione. Allora il dirigente ai lavori pubblici Luca Vecchieschi disse che il Comune avrebbe terminato i muretti, riprendendo i lavori prima dell’estate. Eppure, trascorsi tre anni e mezzo quella piazza presenta ancora le recinzioni cantieristiche.

Un residente ha citato la circonvallazione delle mura, un’area che sarebbe bellissima per un parco naturale e per i suoi colpi d’occhio, dove però attualmente sono presenti degli orti. GROSSETO AL CENTRO ha fatto una riflessione coi presenti su fatto che Istia è l’unica frazione di Grosseto che si affaccia direttamente sul fiume Ombrone, oltretutto da un posizione sopraelevata, godendo di un belvedere, di scorci panoramici e di aree verdi da valorizzare lungo la sponda del fiume, oltre a un centro storico, alle mura, alle porte, alle chiese e al Palazzo di Giustizia. È dunque un luogo appetibile per un turismo di qualità, anche ciclistico se verranno create le condizioni, ed è per questo che è necessario fare molta attenzione a come si concepiscono gli spazi, alla qualità di eventuali volumi, a dove fare o non fare un parcheggio, a come tutelare e valorizzare gli scorci e le aree in prossimità del fiume. Il turismo, ma anche le comuni relazioni quotidiane dei residenti, cercano la bellezza, una concezione degli spazi che invita all’aggregazione e che alimenta il senso di comunità, ben lontana dal concetto di “quartiere dormitorio”, incoraggiando un sistema virtuoso che si autoalimenta e che può portare all’apertura di nuove attività, ulteriori servizi, lavoro e benessere.

 

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