Come a Batignano e ad Istia d’Ombrone, anche a Rispescia si continuano a segnalare le stesse criticità di quattro anni fa. Martedì scorso, infatti, ad Alberese si è tenuto l’incontro pubblico in seno al percorso partecipativo per la definizione del Piano Strutturale e del Piano Operativo del comune di Grosseto. Presenti anche l’assessore Fabrizio Rossi e il dirigente Arch. Marco De Bianchi. Alla richiesta di esporre eventuali problematiche e proposte per la frazione i partecipanti hanno avanzato diverse richieste che erano già state espresse all’amministrazione comunale il 3 novembre 2016, quando la giunta incontrò i residenti di Rispescia nel primo (ed unico) ciclo di incontri organizzati nelle frazioni.
Anche allora GROSSETO AL CENTRO, che fa della partecipazione e della trasparenza la sua stella polare, era presente e raccolse le segnalazioni e le proposte dei cittadini attraverso un report pubblico. Come quattro anni fa, i cittadini hanno nuovamente segnalato, tra le altre cose:
- la pericolosità delle strade per i pedoni, a causa delle alte velocità dalle auto e della mancanza di marciapiedi: più volte è stata chiesta la riduzione dei limiti di velocità a 30 Km/h per alcune vie, l’adozione di attraversamenti pedonali rialzati, ma anche la revisione di alcuni sensi di marcia; tutte richieste che sarebbero cadute nel vuoto nonostante le rassicurazioni dell’assessore alla viabilità Fausto Turbanti;
- l’insufficienza dei parcheggi e la mancanza di un parcheggio scambiatore per i bus-navetta che collegano con Marina di Alberese, per cui da anni i residenti avrebbero indicato un progetto su un terreno del Comune dietro all’edicola in piazza Italia;
- l’inadeguatezza dei collegamenti telefonici e della rete internet;
- la realizzazione di una ciclabile che da Rispescia si colleghi a quella di Alberese e al ponte ciclabile sull’Ombrone; anche qui gli intervenuti hanno sottolineato come da anni sia stato proposto un progetto al Comune, per una cifra inferiore ai 400mila euro. Oltre alla pista ciclabile si è chiesto anche lo sviluppo della sentieristica nei territori circostanti (è stata citata, a titolo d’esempio, Valle Maggiore);
- la mancanza di campi polivalenti per lo sport: anche in questo caso da tempo proposto un progetto al Comune;
- la mancanza di una sala per gli incontri della comunità di Rispescia.
Per l’VIII Zona, infine, è stata rinnovata l’annosa richiesta di una sede con un terreno che abbia una superficie adeguata per le attività, le iniziative di comunità e le feste tese a preservare le tradizioni locali organizzate dal Comitato VIII Zona. Una sede e uno spazio adeguato nell’ambito del territorio dell’VIII Zona, possibilmente centrale.
GROSSETO AL CENTRO ha chiesto lumi sulla casetta dell’acqua per Rispescia, per cui durante l’incontro del novembre 2016 i residenti presentarono alla giunta una raccolta di 200 firme chiedendo che venisse realizzata. Allora l’assessora Simona Petrucci disse che la giunta se ne sarebbe fatta carico, mentre l’assessore Giacomo Cerboni precisò che si sarebbe trattato di una spesa nell’ordine dei 40mila euro. Nel frattempo, a settembre 2018, è stata inaugurata una casetta dell’acqua in via Inghilterra, nel quartiere Pace. Che cosa aspetta l’amministrazione comunale a dare ascolto ai 200 firmatari di Rispescia?
Riguardo alla sicurezza stradale, GROSSETO AL CENTRO segnala che nel 2011 è stato approvato un Piano Particolareggiato per la frazione (Deliberazione di Giunta n. 176 del 29 marzo 2011) che prevedeva l’istituzione della zona 30 nell’abitato di Rispescia oltre ad altri schemi circolatori e soluzioni per la sosta. Sono trascorsi quasi 10 anni e non è ancora stata istituita la zona 30?
Durante l’incontro il dirigente Marco De Bianchi ha rassicurato in merito al fatto che tutte le segnalazioni raccolte verranno girate ai competenti uffici comunali, mentre l’assessore Fabrizio Rossi ha affermato di voler inserire nel redigendo Piano Operativo la ciclabile già da tempo richiesta.