venerdì 11 Ottobre 2024
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Marciapiedi pericolosi, Campomori, serve un serio piano di manutenzione e i PEBA coinvolgendo la Consulta per le disabilità

“Molti marciapiedi di Grosseto e delle sue frazioni versano in condizioni disastrose, costituendo un pericolo per tutti i pedoni, in particolare per le persone anziane, e un ostacolo, una vera e propria barriera, per le persone con disabilità che, come me, necessitano di una carrozzina per spostarsi”; lo segnala Francesco Tricase, candidato consigliere comunale con la lista civica GROSSETO AL CENTRO.

“Ne sono un esempio i camminamenti nell’area verde di via Bulgaria – prosegue Tricase, allegando una serie di fotografie – Una situazione peggiorata rispetto a 5 anni fa, quando alcune mamme segnalarono tali pericoli alla giunta che incontrò i residenti del Quartiere Pace”.

 

Era la sera del 22 novembre 2016 quando il vicesindaco Luca Agresti disse ai presenti: «Tra 5 anni vorremmo essere ricordati come l’Amministrazione che ha riqualificato questo territorio, le strutture fatiscenti, le scuole, l’ambiente, il sociale, la sicurezza, la viabilità, le attività produttive. La riqualificazione è la nostra strada maestra»”. Lo ricorda Roberto Carlettini, candidato consigliere comunale con GROSSETO AL CENTRO, che prosegue: “Le parole del vicesindaco non sfuggirono alla nostra associazione, che seguì la giunta in tutti i suoi incontri nel territorio, documentando le varie segnalazioni e proposte dei cittadini, oltre alle parole spese dagli assessori”.

Da quattro anni la nostra associazione chiede all’Amministrazione comunale di Vivarelli Colonna di dotarsi dei PEBA – sottolinea Carlettini – ovvero i Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici e negli spazi pubblici e per la realizzazione di percorsi accessibili per le persone con disabilità, previsti dalle Leggi 41/86 e 104/92. Soprattutto, chiediamo che il Comune rediga tali piani coinvolgendo la Consulta comunale per le disabilità, come previsto dalla Legge regionale toscana 47/91”.

“Negli anni successivi – aggiunge Tricase – i volontari di GROSSETO AL CENTRO, accompagnando alcune persone portatrici di handicap in un tour delle vie del centro, segnalarono come buona parte della pavimentazione del centro storico di Grosseto fosse pericolosa e costituisse una barriera architettonica che limita, e in alcuni casi rende impossibile, il passaggio alle persone in sedia a rotelle”.

“Ecco perché – spiega Marcello Campomori, candidato sindaco di GROSSETO AL CENTRO – da tempo sosteniamo la necessità di definire un masterplan strategico per la pianificazione e la programmazione del rifacimento del pavé dell’intero centro storico di Grosseto, individuando le possibili fonti di finanziamento, coinvolgendo gli ordini professionali e le banche del territorio”.

“Oltre a questo – prosegue il candidato sindaco – riteniamo necessario che l’amministrazione comunale rediga un serio piano di manutenzione dei marciapiedi di tutti i quartieri e di tutte le frazioni del Comune di Grosseto, confrontandosi con la Consulta per le disabilità, un piano che sia facilmente monitorabile dai cittadini, attraverso cartografie interattive da pubblicare sul sito istituzionale del Comune, dove chiunque possa prendere contezza con facilità della pianificazione dei vari interventi, strada per strada; un piano che possa essere via via aggiornato e implementato con nuove segnalazioni e necessità che dovessero emergere dalla cittadinanza e dalle associazioni”.

“Ricordiamo quando nel 2016, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, sindaco e assessori si fecero fotografare in carrozzina” – conclude Marcello Campomori – Le grida quotidiane che si diffondono sembrano, a Grosseto, come le parole pronunciate in un acquario, non sulla piazza della città. Si lamenta un ascolto distratto, opportunista, che non sa esprimersi se non con la politica delle pacche sulle spalle, diventate più feroci degli schiaffi. Chi riceve il mandato per la res publica sappia una volta per tutte che la cosa più gradita è la verità. Le menzogne possono portare consenso e potere, proprio a chi non dovrebbe esercitarlo. Tenetevi i vostri selfie per le serate con gli amici, e rispettate coloro che, nella loro fragilità, ogni giorno subiscono l’affronto di parole alle quali non seguono i fatti”.

 

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